Terra di Lavoro 2011 - Galardi
Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina
Gradazione: 13,50%Vol.
Premi e punteggi
3 Bicchieri Gambero RossoScheda prodotto
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Formato (Litri) | 0.75 |
Uve | Aglianico 80%, Piedirosso 20% |
Temperatura di servizio | 16-18°C |
Solfiti | Contiene solfiti |
E’, il 2011, un Terra di Lavoro di “razza”. Figlio di una splendida annata assolata, calda al punto tale da far vendemmiare già a fine settembre.
Inverno, primavera e inizio estate molto piovosi, poi metà giugno e metà luglio miti. Piove anche a fine luglio poi più niente. La pioggia mancherà l’intero agosto e settembre. La temperatura sale a metà agosto e si manterrà afoso fino al 25 settembre, determinando, con l’inevitabile calo notturno, un’ottimale escursione termica. La vendemmia si avvia il 28 settembre. L’andamento particolarmente siccitoso ispessisce le bucce e asciuga l’uva, determinando una concentrazione zuccherina che determina una seppur minima anticipazione della vendemmia. Questa condizione climatica ha prodotto un classico e ben riuscito Tera di Lavoro. Le notevoli escursione termiche hanno contribuito determinarne eleganza ed equilibrio.
E’ rosso cupo, denso e venato, con espressione giovanile contenuta sull’unghia più estrema. Il profumo è netto, balsamico, incisivo e complesso. Si svela nelle sue varianti durante l’ossigenazione nel bicchiere. Ad ogni approccio è uguale e diverso. Lungo e vivace, non stanca mai la degustazione. Il mirtillo e l’amarena, una lingua d’erba e pepe bianco. E ancora altro nelle varianti, col tempo. L’assaggio regala belle memorie dei luoghi: i boschi, il vulcano, il sole e l’ombra. In bocca ritroviamo l’equilibrio tra i soffici tannini e la giovane acidità sorretta dalla caratteristica sapidità minerale. Finale lungo e armonico tra sensazioni di confettura di prugne e tocchi erbacei e una gradevole sensazione vinosa. Il vino è polposo, rotondo e come sempre di persistenza interminabile.
Da una comune passione per la campagna e le attività agricole, Dora e Maria Luisa con Arturo, Roberto e Francesco hanno avviato nel 1991 la produzione di un vino di grande qualità con il sogno di rinnovare l’antica tradizione dei nobili vitigni campani. Oggi Roberto non è più tra noi, ma anche in omaggio alla sua persona è perpetrato l’impegno della Galardi nella ricerca di espressione enoica ai più elevati livelli qualitativi.
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Il terra di Lavoro. arriva l’anno 2017 e fin dai primi stadi evolutivi della maturazione delle uve si percepiscono, evidenti, i segnali di una grande annata e principalmente una ottima performance del Piedirosso. Nasce così il Terra di Rosso.