Friulano Collio DOC 2020 - Borgo del Tiglio
Abbinamenti: Secondi di carne bianca, Secondi di pesce
Gradazione: 13.50%Vol.
Scheda prodotto
Tipologia vino | Vino Bianco |
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Formato (Litri) | 0.75 |
Temperatura di servizio | 8-10°C |
Solfiti | Contiene solfiti |
Vigneti e coltivazione | Il Friulano è il vino che si ottiene da uve Tocai. È prodotto principalmente nel podere di Brazzano, nei pressi della cantina, dal versante Sud-Ovest della collina. Il terreno è originato da una marna di colorazione grigio-bruno, il clima è mite, riparato dai venti freddi di Nord-Est. Le temperature più elevate sono particolarmente adatte al Friulano. |
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Coltivazione | I vigneti sono di età notevolmente elevata, anche superiore ai sessant’anni. L’età gioca un ruolo particolarmente significativo con la cultivar, garantendo livelli di finezza superiori. La complessità genetica dei vigneti, realizzati con antiche selezioni massali, è notevole. Il fenotipo di Friulano è in prevalenza quello “verde”. La densità d’impianto è fra le 3.500 e le 5000 viti/ha, la forma di allevamento è il doppio capovolto, poiché il vitigno necessita di una parete aerea più espansa. I vigneti sono integralmente inerbiti da epoche remote. |
Vinificazione | Il mosto è ottenuto con pressatura particolarmente soffice per evitare l’estrazione dalle bucce di sapori e aromi che con il Friulano possono divenire grossolani e amari. Fermenta in piccoli fusti di rovere francese da 250 litri già usati, al fine di far emergere a pieno il carattere del terroir. Pertanto la resa in vino finito è decisamente contenuta. Il vino è imbottigliato dopo un periodo di affinamento che può variare da 9 a 10 mesi. Ha dimostrato doti di longevità notevoli, essendo state assaggiate bottiglie eccellenti di età superiore ai 30 anni. |
Si presenta di un bel giallo paglierino carico alla vista. All’olfattiva lascia percepire toni floreali, poi ricordi fruttati di pera e pesca bianca, sfumature di erbe aromatiche e infine richiami alla pietra focaia. In bocca risulta essere di buon corpo, delicatamente fresco e di buona persistenza.
L’azienda nasce nel 1981 per opera dell’attuale proprietario Nicola Manferrari. Borgo del Tiglio produce vino dai tre poderi aziendali situati in collina nella DOC Collio. La denominazione, fra le più accreditate per vini bianchi in Italia. La cantina è impegnata dal 1987 a studiare queste differenze per far emergere il terroir dai propri vini.
Per perseguire tale obiettivo, si presta massima attenzione a preservare i suoli, sia in fase di sistemazione dei terreni, sia durante la conduzione degli stessi. Sono evitate le concimazioni, i terreni sono inerbiti, e si adottano tecniche agronomiche finalizzate a perseguire quell’equilibrio fisiologico “magico” che permette di far emergere le più tenui sfumature legate al sito. In un tale contesto le rese sono particolarmente contenute. La vendemmia, rigorosamente manuale, eseguita con l’obiettivo di evitare ogni criticità nell’uva raccolta, viene effettuata con un’attenta cernita in pianta.
Per lo stesso motivo in cantina si praticano pressature particolarmente soffici, si cerca di evitare artifici tecnici capaci di sovrapporsi e nascondere il carattere originato del vigneto. Si adottano tecniche, come la vinificazione in legno, che garantendo una maggiore pulizia al vino sono in grado di fare esprimere maggiormente il carattere della vigna. L’imbottigliamento è eseguito dall’azienda con attrezzature proprie. La conformazione della cantina consente di effettuare l’imbottigliamento e altre operazioni di travaso per gravità.