Cabernet Sauvignon DOC Friuli Colli Orientali 2020 - Ronchi di Manzano
Abbinamenti: Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa, Selvaggina
Gradazione: 13,50%Vol.
Scheda prodotto
Tipologia vino | Vino Rosso |
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Formato (Litri) | 0.75 |
Uve | Cabernet Sauvigno 100% |
Temperatura di servizio | 16-18°C |
Solfiti | Contiene solfiti |
Tipo di impianto | Guyot. |
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Tipo di terreno | Marna ed arenaria di origine eocenica che formano la “ponca” caratteristica dei Colli Orientali del Friuli. |
Anno di impianto | 1971 - 1998 |
Vinificazione | Diraspapigiatura e fermentazione a temperatura controllata. Vinificazione, macerazione sulle vinacce per circa 12 giorni, dopo di che il vino viene messo in tank di acciaio inossidabile. Dopo un travaso il vino viene fatto maturare in botti di legno di diverse dimensioni per un periodo di circa dodici mesi. |
Affinamento | Imbottigliamento previsto a giugno a cui farà seguito un periodo di affinamento in bottiglia per un periodo di due mesi. |
Macerazione con le bucce | 12 giorni. |
Colore limpido, rosso rubino consistente. Profumo minerale intenso, abbastanza complesso, fruttato, prugna secca,leggero sottobosco, chiodi di garofano e rabarbaro. Gusto secco ma avvolgente, equilibrato, intenso, persistente, corposo, armonico. Continui richiami speziati e balsamici anticipano un congedo molto sapido.
L’Azienda dal 1984 è di proprietà della famiglia Borghese. Se ne occupa a tempo pieno la figlia Roberta, giovane friulana, che ad una grande e coinvolgente passione, unisce le capacità professionali per il costante aggiornamento presso famose aziende francesi, californiane e italiane. Si occupa in prima persona della conduzione dei vigneti, delle tecniche di cantina e della promozione dei propri vini. Da pochi anni sono entrate nell’azienda anche le figlie, Lisa e Nicole che con grande passione seguono i passi della madre.
Il microclima e il suolo hanno eletto questa terra culla del vino. Gli anni e la storia hanno fatto il resto.
La terra ci parla e solo ascoltando possiamo rispettarla davvero. Roberta Borghese, proprietaria di questi ronchi, ne ha capito i valori, si è fatta rapire dall’atmosfera dei luoghi e dal ritmo della natura.
La fondazione dell’Azienda Agricola “Ronchi di Manzano”, risale al 1969, ma le vigne hanno una storia antica di secoli.
I conti di Trento, proprietari da generazioni di buona parte di queste terre, avevano particolare predilezione per Ronchi di Manzano, sia per la felice esposizione che per il carattere del terreno.
I vigneti erano considerati tra i migliori di tutta la zona ed erano destinati alle varie contee del regno austro-ungarico e richiestissimi dai nobili di Francia e di Savoia.
L’Azienda è situata nel comune di Manzano e copre una superficie di 60 ettari di collina, di cui 40 vitati che circondano le proprietà.
Il carattere del terreno dove insistono le Vigne Ronchi di Manzano è marnoso di origine eocenica. Questa marna molto particolare, che in friulano è conosciuta come “ponca”, ricchissima di micro elementi e sali minerali, caratterizza i vitigni e, di conseguenza, i vini prodotti, donando loro la massima tipicità.
Da quando Roberta è subentrata in azienda, ha imposto da subito un programma di totale reimpianto dei vigneti più vecchi con l’infittimento dei ceppi e l’adozione di sistemi di potatura più corti convinta che un vino di qualità si possa ottenere solo partendo da una grande qualità delle uve.
Proprio per questo, in campagna, le piante vengono curate, cercando di usare il meno possibile prodotti chimici e durante le vendemmie, la raccolta è esclusivamente manuale e in cassette, per danneggiare il meno possibile i preziosi grappoli d’uva.
Questi sono da sempre i principi che vanno a caratterizzare la filosofia aziendale.